338.7542749 (Vergomaros, Piemonte), 377.3034089 (Maponos, Piemonte), 347.5730499 (Artal, Liguria) info@terrataurina.it

I Liguri nella storia antica

I Liguri antichi sono una popolazione autoctona dell’Europa che già dal neolitico, e più precisamente dal 2000 a.C., occupava un’area che andava dalla foce dell’Ebro all’Istria, in particolare il sud della Francia e le coste del Tirreno limitate alla sola Liguria.

Molti storici parlano dei Liguri:  Esiodo li considerava la potenza dell’Europa, Tucidide racconta come abbiano scacciato i Sicani dall’Iberia e Filisto da Siracusa sostiene che i Siculi erano Liguri cacciati dagli Umbri che, prima della guerra di Troia, migrarono in Sicilia sotto il re Siculo: questo spiega il perché della trinacria come simbolo dell’isola.

Anche la mitologia e l’epica parlano di questo popolo, narrando di come Giasone ne attraversò il territorio, di Ercole che vi combatté contro ed di Enea che li ebbe come alleati contro i Rutuli, capeggiati da Cunano e Cupavone, figlio del re mitico Cicnus.

Con l’arrivo dei Celti in Europa iniziò per i Liguri un nuovo stile di vita, anche grazie agli scambi culturali occorsi: per esempio è proprio in seguito a questa migrazione che essi assimilarono l’uso del Torc; i Celti non furono però gli unici ad avere dei contatti con i Liguri: anche i Greci ebbero a che fare con questo popolo con la fondazione della colonia di Massalia (l’attuale Marsiglia), che subì un attacco ligure spingendo i suoi creatori verso l’espansione in campo economico e non territoriale.

Diversamente dai greci si comportarono gli Etruschi, che cacciarono al di là dell’Arno le popolazioni liguri che, però, scendevano periodicamente dagli Appennini e attaccavano città come Pisa o empori come Genua (fondata nel 500 a.C. circa): quest’ultima verrà conquistata e diverrà la capitale dei Liguri Genuati.

Interessante sarà il confronto con la civiltà romana, artefice del nome Ligures poiché essi chiamavano se stessi Ambrones, che porterà a momenti alterni di scontro e appoggio della Repubblica di Roma: si deve tenere conto che gli Ambrones non erano un’unica identità nazionale bensì un gruppo di tribù indipendenti dislocate in quell’area che oggi va dalla Provenza all’Appennino Tosco-Emiliano e al fiume Po nella zona piemontese; dopo l’arrivo dei Celti in Europa probabilmente i Liguri dell’Iberia (Spagna) e del territorio tra i Pirenei e la Provenza furono assimilati e inglobati nella loro civiltà.

Tornando al discorso della frammentazione dei Liguri, questa è chiaramente evincibile dal sostegno dato a Roma durante le sue guerre: nella prima Guerra Punica (264 ÷ 241 a.C.) solo i Genuati si allearono con l’Urbe mentre tutte e altre tribù rimasero neutrali al conflitto; la vittoria ottenuta farà crescere di molto il potere di Roma, tanto da spingere i Liguri e i Boi a creare una breve alleanza nel 238 a.C., sciolta poi tra il 234 e il 233 a.C.

Quinto Fabio Massimo, colui che sarà chiamato “il Temporeggiatore” inflisse una sonora sconfitta alla flotta ligure portando a Roma il controllo della tratta con la Gallia. Gli Ambrones furono protagonisti di rilievo anche nella seconda Guerra Punica (218 ÷ 202 a.C.): questa volta, però, le loro alleanze furono solo in parte filo-cartaginesi e alla fine del grande conflitto con Annibale, Roma punì i Liguri che lo avevano appoggiato e ne sottomise il territorio creando al IX regio Liguria che andava dalle Alpi Marittime al fiume Magra al Po.

Ma gli Ambrones furono duri da sottomettere perché iniziarono una guerriglia che sarebbe durata oltre settantacinque anni, fino al 124 a.C., quando l’ultima tribù in Provenza si arrese al giogo di Roma oramai padrona della penisola Italia.

Kalgomorico

Share This