Taranis
Taranis era il dio gallico di tuoni e fulmini del cielo, paragonabile al dio romano Giove. Era spesso raffigurato con il suo simbolo, la ruota.
Nell’epigrafia gallo-romana, il nome di Giove gallico appare in forma di Taranis o Taranus, ed è completato da altri due appellativi: Taranutius et Taranucnos (‘creato da Taranis’). Il più antico è il dativo gallico ‘Taranoou’ in un’iscrizione di Orgon (Bouches-du-Rhône). Questo nome corrisponde al “tuono” nelle lingue neo-celtiche (‘torann’ in irlandese, ‘tarann’ in gallese e bretone).
Nella mitologia celtica, Taranis – insieme con Esus e Teutatès – una delle divinità di una presunta triade celtica attestata dal poeta latino Lucano.
Il suo culto è attestato in Gran Bretagna, in Renania, in Dalmazia, in Provenza, Alvernia, Bretagna e Ungheria. Le prime testimonianze del suo culto si attestano in Gallia poco prima della conquista romana: sotto l’influenza dei suoi vicini, la Gallia ha iniziato a rappresentare le loro divinità in forma di statue e altari. Sono stati ritrovati altari dedicati a Taranis in tutta l’Europa continentale. Un altro esempio è il magnifico calderone di Gundestrup (200/100 a.C.) rinvenuto in Danimarca.
Taranis è spesso raffigurato come un uomo maturo, barbuto e virile che si accompagna ai suoi simboli: il sole, la ruota, uno scettro e il fulmine. A volte è accompagnato da animali: il cavallo, l’aquila o serpente.
In relazione ad altre mitologie del mondo antico, a volte e collegato con:
il dio romano Giove
il dio greco Zeus
il dio germanico Thor
il dio slavo Svarog.