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I colori: il loro utilizzo nella società celtica

I Celti erano particolarmente attenti all’aspetto estetico della persona: anche il meno ricco era sempre pulito e vestito in modo ordinato e impeccabile. Gli autori antichi, infatti, ci ricordano che tra i Celti non si sarebbero mai trovate persone con abiti sdruciti o rattoppati con le pezze (da cui la parola pezzente); anche la foggia e il colore degli abiti concorrevano a indicare la classe sociale di appartenenza della persona.

I COLORI DEGLI ABITI

Il BIANCO: è il colore dei DRUIDI che appartengono alla PRIMA CLASSE della società. Il bianco rappresenta la somma di tutti i colori. La fisica ci insegna che gli studi sulla scomposizione della luce nei suoi colori spaziano da Bacone a Newton, da Goethe a Hegel.

Il bianco, quindi, è il colore della massima conoscenza, tuttavia nell’antichità era anche il colore che ricordava il pallore della pelle dei morti e quindi la fine di una esistenza.

Il ROSSO: è il colore della classe GUERRIERA o SECONDA CLASSE alla quale appartengono i GUERRIERI, i BRENNI, i MAGALOS, i RIX e le RICANE. Il rosso ricorda il colore del sangue, del fuoco e ci rammenta il FUROR vale a dire quel particolare stato di eccitazione che assumevano i guerrieri durante la battaglia.

Il GIALLO, il MARRONE, il VERDE, il BLU e loro varianti (sempre tenendo a mente le tecniche di tintura di quei tempi): sono i colori della TERZA CLASSE o classe dei produttori che spazia dagli ARTIGIANI (fabbri – falegnami – orafi – lavoratori dei pellami e dei tessuti – ecc.) ai CONTADINI – PASTORI – BOSCAIOLI – MINATORI ecc.

Il GRIGIO: è il colore dei GUARITORI in quanto rappresenta il colore del VIAGGIO SCIAMANICO; il guaritore in fin dei conti fa compiere un viaggio al paziente: se riesce a guarirlo lo conduce dallo stato di malattia a quello della guarigione, se la cura non riesce e il paziente muore si tratterà comunque di un viaggio ovvero l’ultimo viaggio che conduce ad una esistenza nell’altra vita! Il grigio è il colore della corteccia del Salice Grigio (SALIX alba) che è l’albero dei guaritori (la linfa del salice contiene Acido Acetil-salicilico, usato come febbrifugo e antipiretico oltre che come conservante per alimenti). Non va dimenticato che gli sciamani si sottoponevano a dei veri e propri autosacrifici al fine di poter raggiungere gradi di coscienza e di conoscenza più elevati (si tratta appunto del VIAGGIO SCIAMANICO). Nei miti il colore grigio è anche il colore di SLEIPNIR il cavallo di ODINO. Infatti è con esso che Odino può cavalcare in tutti i nove mondi della cosmografia mitologica nordica. Da ultimo anche TOLKIEN descrive GANDALF e lo veste di grigio (GANDALF IL GRIGIO). Diventerà GANDALF IL BIANCO solo dopo che avrà viaggiato e sconfitto il BALROG gigante del fuoco. Solo allora Gandalf ricompare vestito di bianco in quanto ha terminato il suo Viaggio Sciamanico che lo ha portato a un livello superiore di conoscenza.

Stante quanto esposto risulta abbastanza chiaro che, a mano a mano che si scende di classe sociale, la gamma dei colori utilizzabili sia da soli che mescolati diminuisce.

I BARDI (PRIMA CLASSE) del grado più elevato possono portare gli stessi colori del RIX e della RICANA sia singoli che miscelati, mentre i bardi di grado inferiore non possono portare tutti i colori contemporaneamente.

I RIX e le RICANE (SECONDA CLASSE) possono portare i sei colori (ROSSO / PORPORA – MARRONE – GIALLO – VERDE – BLU – GRIGIO) sia in forma singola che miscelati.

Non così i subalterni che probabilmente non potevano portare contemporaneamente tutti e sei i colori (MAGALOS – BRENNI – GUERRIERI).

I DRUIDI (PRIMA CLASSE) usano il bianco ma possono portare anche tutti gli altri colori.

I GUARITORI usano il grigio o comunque tinte variabili ma tendenti a colorazioni grigiastre.

I PRODUTTORI (TERZA CLASSE) usano i colori GIALLO – MARRONE – VERDE – BLU.

ARIOTOUTABRIGO, deruos Taurinion, sacro britu, labrotigu

Bibliografia:
– MATTEO PASSERI  – “LA GIUSTIZIA DEI CELTI” – pagg. 70 – 71 – Libro pubblicato dall’autore
– MIRKO PALLINI – MAURO MOSCANI –  “I CELTI: Gli amanti della natura”    –  pagg. 10 – 11  –  EDIZIONI  “I MONTAGNARDI”
– Angela Cerinotti – “I Celti” – pagg. 72 – 73 – Demetra edizioni
– GIANNA CHIESA ISNARDI – “I MITI NORDICI” – EDITORE LONGANESI

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